Parrocchia di Galliate

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Lo scurolo dei martiri

Dal braccio di levante del transetto della parrocchiale, si può accedere allo scurolo dei Santi Martiri Giusto, Aurelio e Giuseppe Maria Gambaro, chiuso verso l’interno della chiesa da una grande cancellata di ferro battuto, opera di Carlo Gattoni (1932) nella parte superiore, di Silvio Fossati (2000) in quella inferiore.

Lo scurolo fu edificato nel 1889, su progetto di Ercole Marietti, per accogliere i resti mortali dei patroni del paese, i santi Martiri Giusto e Aurelio. Nel 1651 i loro corpi, estratti dalle catacombe romane di Calepodio, erano stati donati alla Comunità dalla marchesa di Caravaggio Maria Aldobrandina Sforza; la collocazione all’interno dell’attuale urna di rame argentato, opera di Giovanni Ubicini, risale al 1835. Le decorazioni delle pareti e della cupola si devono ai fratelli Turri.

Dopo la canonizzazione (avvenuta il 1° ottobre 2000) del francescano galliatese Giuseppe Maria Gambaro (1869-1900), lo scurolo è stato adibito al culto anche di questo martire: in esso trovano così posto le sue reliquie (due abiti cinesi e alcuni oggetti personali di uso liturgico).

  

  

Roberto Cardano

Ultimo aggiornamento: 06 Ott 2023